(Re)integrazione e problemi di sviluppo nelle regioni multiculturali e di confine

L’Istituto per gli Studi geografici e l’Istituto per gli Studi mediterraneo-umanistici e sociali del Centro scientifico e di ricerca di Capodistria (Università del Litorale) hanno organizzato una conferenza internazionale »(Re)Integration and Development Issues in Multicultural and Border Regions / (Re)integracija in razvojni problemi v ve?kulturnih in obmejnih regijah«, che ha avuto luogo dal 22 al 24 settembre 2011 a Portorose. L’obiettivo della conferenza è stato l’analisi approfondita delle circostanze storiche/passate ed attuali e dei problemi che riguardano l’integrazione geopolitica, storica, economica, sociale ed interculturale nelle zone di confine. Alla conferenza hanno partecipato anche i rappresentanti/ricercatori dell’Istituto Sloveno di Ricerche: il dott. Milan Bufon (con la relazione »Cross-border Policies vs. Spatial and Social (Re)Integration: Between Challanges and Problems«), presidente del consiglio scientifico della conferenza, che nella relazione finale ha parlato della problematica di interpretazione dei confini e della territorialità nelle aree europee di confine e di contatto attuali, dei problemi e delle sfide dei processi di integrazione transfrontalieri sempre più intensivi e degli aspetti territoriali e sociali del cosiddetto regionalismo transfrontaliero; il dott. Devan Jagodic (con la relazione »Cross-Border Residential Mobility in the Italian-Slovenian borderland: a Transnational Laboratory for the Making of European Space?«), che ha presentato e discusso il fenomeno della mobilità residenziale transfrontaliera nell’area di confine sloveno-italiana ancora poco ricercata (stiamo parlando del processo di immigrazione della popolazione triestina nelle vicine regioni di confine slovene); questo fenomeno si presenta come successivo al processo di suburbanizzazione di Trieste del dopoguerra, che, sotto l’influenza dei processi di integrazione europea attuali, ha oltrepassato la linea di confine di una volta e così catturato l’attenzione nell’opinione pubblica slovena; e la dott.ssa Marianna Kosic (con la relazione »Social integration along the Italo-Slovene borderland«), che in base alla teoria di psicologia sociale ha affrontato le dinamiche etniche e di identità nazionale e delle relazioni intergruppo tra gli appartenenti alla minoranza slovena in Italia e alle comunità di maggioranza in Italia e Slovenia; inoltre ha riflettuto su come tutto questo è stato influenzato dall’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea e su come la complessità dell’identità sociale dipende dall’accetazione delle diversità nei processi di integrazione bidirezionali.

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