Progetto cofinanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia
Promotore del progetto (LP): Slovenski raziskovalni inštitut – Istituto sloveno di ricerche – SLORI
Partner (PP): Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Ufficio centrale per la lingua slovena /Avtonomna dežela Furlanija – Julijska krajina – Centralni urad za slovenski jezik; Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana/Obalna samoupravna skupnost italijanske narodnosti – CAN Costiera; Agjenzie regjonal pe lenghe furlane (Agenzia regionale per la lingua friulana) – ARLeF; Univerza v Ljubljani, Fakulteta za računalništvo in informatiko, Center za jezikovne vire in tehnologije – UL CJVT; Znanstveno-raziskovalno središče Koper – ZRS Koper
Responsabile del progetto: Nevenka Pernarčič
Collaborano: Matejka Grgič, Devan Jagodic, Jasmin Franza, Andreja Kalc, Martina Pettirosso
Periodo di implementazione del progetto: 2024-2026
Il progetto CrossTerm – Crossborder standardization of institutional terminology è cofinanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma Interreg VI-A Italia Slovenia.
Il lead partner del progetto è lo SLORI – Slovenski raziskovalni inštitut – Istituto sloveno di ricerche.
I partner del progetto sono:
– Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Ufficio centrale per la lingua slovena /Avtonomna dežela Furlanija – Julijska krajina – Centralni urad za slovenski jezik
– Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana/Obalna samoupravna skupnost italijanske narodnosti – CAN Costiera
– Agjenzie regjonal pe lenghe furlane (Agenzia regionale per la lingua friulana) – ARLeF
– Univerza v Ljubljani, Fakulteta za računalništvo in informatiko, Center za jezikovne vire in tehnologije – UL CJVT
– Znanstveno-raziskovalno središče Koper – ZRS Koper
I partner associati del progetto sono:
– Comune di Udine
– Partenariato transfrontaliero EURADRIA tra Italia e Slovenia, capofilato dalla RA FVG – Direzione Centrale Lavoro, Formazione, Istruzione e Famiglia
– GECT GO-Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale
– Občina Devin Nabrežina
– Občina Repentabor
– Univerza v Novi Gorici
– Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione, Università degli Studi di Trieste
– Občina Sovodnje ob Soči
– Občina Doberdob
– Consolato Generale d’Italia a Capodistria
– Zavod Republike Slovenije za zaposlovanje, Območna služba Koper
– Občina Piran
– Comune di Gemona del Friuli
– Občina Ankaran
– Mestna občina Koper
– Generalni konzulat Republike Slovenije v Trstu
– Oddelek za italijanistiko, Fakulteta za humanisitčne študije, Univerza na Primorskem
– Občina Zgonik
– Občina Dolina
– Občina Števerjan
– Comune di Codroipo
– Občina Izola
Il progetto affronta un’importante sfida comune dell’area di Programma: la debole efficacia nella gestione congiunta della diversità linguistica nella Pubblica amministrazione (da ora P.A.) dell’area transfrontaliera. In questo territorio sono infatti presenti più lingue ufficialmente riconosciute e utilizzate in modi e con risultati diversi in termini di qualità ed efficacia (anche) nella P.A., nonché innumerevoli varianti locali, prodotto dei fenomeni di contatto linguistico. L’obiettivo generale è migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi linguistici (in termini di operatività multilingue e mediazione interlinguistica) nella P.A. con la realizzazione di strategie, modelli e strumenti comuni per la standardizzazione della terminologia giuridico-amministrativa nelle lingue dell’area di Programma, promuovendone un uso più coerente ed efficace. Molte criticità in ambito giuridico-amministrativo nella governance transfrontaliera derivano infatti da una terminologia non standardizzata. Per eliminare questi ostacoli è necessario quindi agire tramite un partenariato transfrontaliero con stretti legami con il territorio, che abbia i mezzi e le competenze tecnico-scientifiche necessarie. È inoltre necessario ideare e realizzare soluzioni partecipative, sostenibili e inclusive che coinvolgano e sensibilizzino i target group e l’utenza in generale. Il progetto apporterà un cambiamento radicale nella operatività multilingue della P.A. che avrà a disposizione un documento strategico condiviso volto a migliorare la qualità dei servizi linguistici, un modello per la standardizzazione terminologica transfrontaliera sviluppato congiuntamente, nonché strumenti ICT efficienti e di facile fruizione da parte dei gruppi target. Tutti questi risultati tangibili prodotti nell’ambito del progetto avranno un impatto duraturo, miglioreranno la qualità dei servizi offerti dalla P.A., aumenteranno la partecipazione di vari gruppi di utenti e potenzieranno la concorrenzialità delle imprese sul territorio. Il progetto è innovativo in termini di partenariato coinvolto, metodologie adottate e soluzioni previste. In particolare, un partenariato transfrontaliero, con elevate competenze tecnico-scientifiche, un’ottima conoscenza del territorio sul quale opera e delle comunità di riferimento, nonché vaste esperienze di cooperazione internazionale e progettazione transfrontaliera, permetterà di sviluppare soluzioni originali in risposta alle esigenze dell’area del Programma. Gli output previsti sono 1) la collaborazione a livello transfrontaliero di 6 organizzazioni, 2) 2 azioni congiunte transfrontaliere con almeno 25 partecipanti e 3) 1 strategia sviluppata congiuntamente. Tra i risultati segnaliamo in particolare: 1) 1 modello transfrontaliero condiviso, 2) 1 strumento terminologico avanzato destinato ai target group e 3) 1 documento strategico. I beneficiari del progetto saranno, tra gli altri, le autorità pubbliche, i fornitori di servizi pubblici, le imprese, il GECT, il pubblico generico. Molti soggetti saranno coinvolti nelle attività di progetto come PA, il che permetterà una stretta e costante collaborazione, con la condivisione di idee, contenuti e soluzioni nell’ottica di una vera cooperazione al servizio di un’utenza quanto più vasta. L’approccio progettuale prevede una stretta collaborazione tra i partner, la condivisione di buone pratiche e il lavoro congiunto per la fruizione dei risultati anche a conclusione del progetto. In particolare, i risultati potranno essere ulteriormente sviluppati anche a conclusione del progetto, coinvolgendo altre realtà dell’area di Programma e di altre regioni transfrontaliere.