Progetto di ricerca con target specifico
Promotore del progetto: dott.ssa Lucija Čok, Centro di Ricerche Scientifiche di Capodistria (UP ZRS)
Attuatori del progetto: Università del Litorale: Centro di Ricerche Scientifiche di Capodistria (UP ZRS): dott.ssa Vesna Mikolič, dott.ssa Nives Zudič Antonič, Blaž Simčič; Facoltà di Studi Educativi (UP PEF): dott.ssa Sonja Starc; Facoltà di filosofia dell’Università di Lubiana; dott.ssa Albina Nežak Lük; Istituto per gli studi etnici: dott.ssa Sonja Novak Lukanovič, dott.ssa Mojca Medvešek, dott.ssa Katalin Munda-Hirnoek; Istituto Sloveno di Ricerche-Slori: dott.ssa Suzana Pertot
Periodo di realizzazione del progetto: 2006-2008
Nel corso degli ultimi cinquant’anni, i modelli di educazione delle minoranze e di educazione bilingue sono stati nel mondo spesso al centro di dibattiti politici, sociali ed economici, che ne hanno condizionato i processi di sviluppo e le procedure di cambiamento. I modelli adottati dalla Slovenia nelle sue aree etnicamente miste, ma anche dalle comunità slovene insediate nei paesi limitrofi, sono nati dalla tradizione dell’educazione nazionale, della densità delle aree nazionalmente popolate e culturalmente definite, nonché dagli orientamenti delle politiche nazionali ed europee.
I ricercatori coinvolti nel progetto intendono scoprire quali vantaggi dell’educazione bilingue sia opportuno sviluppare e affermare nelle nuove circostanze socio-economiche dettate dai processi di integrazione europea, ovvero quali insidie prodotte da tali processi si renda necessario prevedere e diagnosticare, tenendo conto dell’efficacia del modello bilingue nelle scuole operanti nelle aree etnicamente miste, dal punto di vista dei successi scolastici ottenuti dagli alunni e dei contenuti formativi. In tal modo sarà possibile predevere in quale misura i modelli di educazione bilingue debbano essere migliorati ed ulteriormente sviluppati, conformemente agli obiettivi della salvaguardia, della tutela e dello sviluppo delle minoranze, ovvero permettendo al sistema educativo delle minoranze di essere concorrenziale a quello maggioritario, in una nuova Europa in cui la crescente circolazione di persone, mezzi e capitale ha conferito alle minoranze un ruolo nuovo.