Matejka Grgič
SLORI, SLOV.I.K., Trst, 2016
Quando parliamo una lingua o viviamo in un ambiente in cui si utilizza una lingua, creiamo nei confronti di questa un complesso sistema di relazioni, ma anche di percezioni, rappresentazioni e credenze. Tale complessa struttura, che in date circostanze può essere definita anche come ideologia linguistica, si riflette nel discorso sulla lingua plasmato da individui e comunità.
Il discorso linguistico riflette dunque il rapporto degli individui e delle comunità nei confronti della lingua, o delle lingue, facendo la sua comparsa anche in lavori scientifici e persino nelle stesse definizioni del concetto di lingua. È però necessario chiedersi in quale misura e in quali contesti tale discorso sia condizionato ideologicamente, vale a dire quanto esso si spinga oltre i dati fondati e verificabili scientificamente, trasformandosi in un mezzo per stabilire rapporti di forza, di dominazione/subordinazione e di esclusione/inclusione.
La presente monografia avanza l’ipotesi che un discorso di tipo ideologico porti alla cosiddetta feticizzazione: una lingua che sia anche simbolo identitario diviene cioè, all’interno di una comunità il cui discorso sulla (propria) lingua è ideologicamente condizionato, un feticcio.
Lo scopo del lavoro è presentare i nuclei ideologici del discorso sulla lingua espresso da quei parlanti di lingua slovena che potenzialmente si identificano con la minoranza (o comunità) slovena in Italia. In particolare, la ricerca si fonda sull’analisi di testi pubblicati sul quotidiano Primorski dnevnik dal gennaio 2011 al dicembre 2012.
La pubblicazione è disponibile in lingua slovena.